Il gas naturale è una risorsa energetica tra le meno inquinanti, tuttavia non rappresenta un’opzione sostenibile. Infatti rispetto alle emissioni che si hanno durante la combustione del petrolio quelle da gas naturale sono pari a circa il 74%, quindi inferiori del 26%.
Dunque, anche se in maniera inferiore, il gas naturale contribuisce all’incremento del fenomeno dell’effetto serra, protagonista principale dei cambiamenti climatici in atto. Comunque, in attesa di un cambiamento verso l’utilizzo stabile di energie pulite, questo è una buona alternativa al carburante derivante da petrolio.
Indice dei contenuti
Che cos’è un gas naturale?
Il gas naturale è un combustibile derivante dalla decomposizione anaerobica di materiale organico. Questo si può trovare in natura allo stato fossile (come il petrolio e il carbone) o nel suo stato naturale in giacimenti di solo gas, ma può essere prodotto anche dai processi di decomposizione nelle paludi o nelle discariche, durante la digestione degli animali e in altri eventi naturali come l’attività vulcanica.
Questo è costituito da una miscela di idrocarburi, tra cui metano, anidride carbonica, azoto, idrogeno solforato e, in qualche caso, elio, radon e cripton.
Queste si differenziano in:
- miscele secche, che contengono soprattutto metano;
- miscele umide, in cui sono presenti anche il propano e il butano.
Stoccaggio e trasporto
Il gas naturale è una forma di energia fossile che ha avuto un incremento solo negli ultimi 50 anni. Se prima era una difficoltà trasportare il gas dalla fonte al luogo di utilizzo, oggi si elimina anche il problema della dispendiosa realizzazione delle tubature.
Infatti le tecnologie sviluppate oggi hanno permesso negli anni di migliorare il servizio di distribuzione del gas tramite infrastrutture e container appositi anche per il trasporto via mare.
I gasdotti, per quanto economici, non permettono l’attraversamento di oceani e spesso potrebbero creare problemi di politica internazionazionale per via dei passaggi tra gli stati. Per questo vengono utilizzate anche metaniere, navi per il trasporto di gas naturale liquefatto, in questi casi però i costi sono più alti e potrebbero esserci problemi di sicurezza.
Durante la ricerca di pozzi petroliferi è facile imbattersi in giacimenti di gas naturale. Spesso questo viene recuperato durante l’estrazione del petrolio, ma non potendo essere immagazzinato viene bruciato direttamente sul posto, come avviene ancora oggi in Turkmenistan.
Questa pratica però è tanto pericolosa quanto illegale poiché rilascia nell’atmosfera enormi quantità di gas serra. Per questo molti anziché bruciarlo lo re-iniettato nel giacimento petrolifero per aumentare la pressione e facilitare l’estrazione di tutto il petrolio.
Utilizzo del gas naturale
Prima di farne utilizzo il gas naturale viene trattato per eliminare l’anidride carbonica, l’azoto e l’idrogeno solforato, per renderlo maggiormente infiammabile, atossico e non corrosivo. Dopo il processo ciò che resta è prevalentemente metano, l’idrocarburo gassoso più semplice (CH4).
Questo era il gas principale nell’atmosfera durante lo sviluppo del pianeta Terra, probabilmente contribuendo alla sintesi dei primi amminoacidi e alla nascita della vita sul nostro pianeta.
Oggi il gas naturale diventa elemento fondamentale in molti altri contesti, vediamo i vari utilizzi.
Carburante per mezzi di trasporto
Visto l’incremento del valore del petrolio si è trovato conveniente portare sul mercato dei carburanti anche il gas liquido sotto forma di nafta e gasolio.
Il processo, chiamato GTL (Gas To Liquids), risale all’epoca della seconda guerra mondiale ed è basato su una tecnologia chiamata Fischer-Tropsch utilizzata dai tedeschi. Essi infatti utilizzavano il carbone per il processo di gassificazione, successivamente questo veniva convertito in carburante liquido. Il GTL utilizza un catalizzatore a base di cobalto o di ferro per produrre condensati e cera a partire dal gas naturale trattato.
Generazione di energia elettrica
Negli ultimi anni il gas naturale diventa anche una fonte per la produzione di energia elettrica.Il processo cambia a seconda del tipo di centrale termoelettrica che può essere:
- convenzionale, in cui il gas viene utilizzato come combustibile per la produzione di vapore atto a muovere le turbine collegate al trasformatore;
- turbogas, in cui il gas viene direttamente bruciato in turbine a combustione interna.
L’unione di queste due tipologie, detta centrale a ciclo combinato, risulta essere l’opzione più efficiente tra le centrali termoelettriche a gas. Questo modello prevede l’alimentazione della caldaia per mezzo dei gas combusti in uscita dalla turbina a gas.
Uso domestico e industriale
Tramite le infrastrutture installate negli anni è possibile usufruire del gas naturale nelle abitazioni, per le attività commerciali e gli impianti industriali. Più comunemente questo viene utilizzato per cucinare, per il riscaldamento domestico e dell’acqua sanitaria, il condizionamento degli edifici o per raggiungere temperature non oltre i 1000°C ad uso industriale.