Sono passati più di 30 anni da quando è iniziato il progetto CARG e la carta geologica d’Italia da allora è ferma al 44% del suo stato di completamento.
Solo a dicembre del 2019 si è finalmente data una svolta a questa situazione, facendo diventare legge il completamento dell’operazione con lo stanziamento di un importante finanziamento dedicato allo scopo.
La categoria dei geologi italiani non poteva che gioire di questa iniziativa per il bene del proprio paese. Infatti sono tutti pronti a mettersi all’opera e completare il progetto per proteggere la popolazione Italiana dagli eventi meteorologici straordinari dati dall’emergenza climatica.
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Come nasce il progetto CARG
Il progetto CARG (CARtografia Geologica) nasce negli anni ’80 a seguito di apposite norme per la realizzazione della cartografia nazionale in scala 1:50.000. In prima fase questo piano è stato parte di un progetto annuale che prevedeva interventi urgenti di salvaguardia ambientale (L.67/88) e successivamente è stato spostato nella programmazione triennale per la tutela dell’ambiente (L. 305/89).
In entrambe le occasioni sono stati stanziati dei fondi per sostenere i costi e così nasce il Progetto CARG.
Cos’è il progetto CARG
Il Progetto CARG prevede la realizzazione e informatizzazione di 636 fogli geologici e geotematici in scala 1:50.000 che compongono la copertura dell’intero territorio italiano.
Attori
In qualità di organo cartografico dello Stato (L. 68/60) il Servizio Geologico d’Italia coordinerà gli attori del progetto, quali:
- le Regioni e le Province autonome;
- il CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche;
- le Università.
Finanziamento
Con un finanziamento pari a circa € 81.260.000,00, le risorse statali fino a oggi hanno consentito la realizzazione e informatizzazione di 254 fogli geologici, la realizzazione di 14 fogli geotematici e 6 fogli di geologia della piattaforma continentale adriatica su scala 1:250.000.
Con la collaborazione dalle regioni Puglia, Lazio e Liguria e del SGI, i quali hanno interamente finanziato la realizzazione di numerosi fogli geologici, si è arrivati a avere la cartografia di una superficie pari a circa il 44% della copertura totale.
Raccolta dati
Una volta realizzate le carte geologiche e geotematiche queste dovranno essere catalogate e conservate in modo che tutti vi possano accedere. Per questo è stata prevista la realizzazione di una banca dati per semplificare la reperibilità e l’utilizzo del dato cartografato in molteplici applicazioni.
In questo modo saranno disponibili a tutti gli strumenti indispensabili per una corretta pianificazione e gestione del territorio con un occhio di riguardo verso la prevenzione, la riduzione e la mitigazione del rischio idrogeologico che in Italia arriva a percentuali altissime.
Finanziamento per il completamento
La legge di bilancio n.160 del 27 dicembre 2019 ha assegnato all’ISPRA un contributo di 5 milioni di euro all’anno fino al 2022 per il completamento della Carta Geologica ufficiale d’Italia.
Il Consiglio Nazionale dei Geologi si ritiene molto soddisfatto per il traguardo raggiunto dallo stato. In particolare il senatore, nonché geologo, Ruggiero Quarto commenta l’emendamento, ribadendo che:
“colma una gravissima lacuna, inconcepibile per un Paese progredito, con un’alta densità abitativa, a elevato rischio idrogeologico-sismico-vulcanico, con georisorse da valorizzare e tutelare, con un ambiente naturale complesso.”
Nella speranza che questo lavoro possa portare evidenti benefici al nostro Paese, GAIA Consulting augura un buon lavoro a tutti i colleghi geologi impegnati in questa importante operazione per la salvaguardia dell’ambiente.