La raccolta differenziata è un sistema di gestione dei rifiuti per il quale si fa una differenziazione in base al tipo di rifiuto, diversificando la raccolta completamente indifferenziata. Lo scopo finale è quello di ridurre quanto più possibile la quantità di residuo non riciclabile da portare in discarica o da incenerire e recuperare tutte le materie prime riutilizzabili trasformandole in fonte di ricchezza.
Il riciclaggio dei rifiuti, oltre a risolvere il problema delle zone di accumulo, consente importanti risparmi di energia e di combustibili fossili (come il petrolio o i carbone), la riduzione dei costi di produzione delle materie prime e l’agevolazione dello sviluppo sostenibile.
La produzione di rifiuti cambia a seconda della zona, dalla ricchezza e dalla consapevolezza del cittadino; chi vive di agricoltura o allevamento non produrrà rifiuti organici, quasi sicuramente li utilizzerà come concime per il terreno o cibo per gli animali facendo economia sul fertilizzante e sul mangime. Considerando anche questi casi la produzione media di rifiuti per abitante si avvicina a 1,5 kg al giorno.
La raccolta differenziata porta a porta è una pratica entrata ormai da tempo nella routine quotidiana di tutti e che talvolta crea ancora qualche dubbio al momento dello smaltimento e che portano a cadere in fallo.
Nonostante sulla maggior parte degli imballaggi ci siano le indicazioni per la raccolta differenziata è ancora molto facile sbagliare: ecco alcuni tra gli errori più comuni.
- Mettere gli scontrini fiscali nella carta è sbagliato, questi vanno gettati nell’indifferenziata in quanto sono fabbricati con carta per la stampa termica e contengono prodotti chimici che inquinerebbero le acque della carta riciclata;
- I contenitori in tetrapack vanno nella carta anche se sono composti di materiale misto, l’importante è togliere il tappo in plastica;
- Versare gli oli usati di frittura nel lavandino o nel secchio dell’umido è inquinante, questi vanno raccolti in appositi contenitori e smaltiti nei centri di raccolta;
- Buttare vecchi giocattoli nella plastica è scorretto, non essendo imballaggi vanno nell’indifferenziata;
- Le lampadine non vanno mai nel vetro, quelle a risparmio energetico sono RAEE si possono riportare in negozio e all’isola ecologica, mentre quelle a incandescenza vanno nell’indifferenziata;
- I bicchieri rotti vanno nell’indifferenziata perché contengono una percentuale di cristallo, a meno che questi presentino la sigla VE che indica il vetro.
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Le regole della raccolta differenziata
Le regole della gestione dei rifiuti cambiano a discrezione del comune e dell’azienda che prende l’appalto e si occupa dello smaltimento. Per avere la certezza di una corretta differenziazione è possibile informarsi all’ufficio comunale competente oppure direttamente alla ditta del centro di smaltimento.
Intanto possiamo vedere le regole base e generali della raccolta differenziata.
Si fa distinzione tra:
- rifiuti organici;
- imballaggi di plastica;
- carta e cartone;
- vetro;
- lattine;
- rifiuti indifferenziati o secco;
- rifiuti ingombranti;
- rifiuti speciali (RAEE, medicinali, batterie).
Con così tante categorie è facile confondersi, ma la separazione dei rifiuti negli appositi contenitori è fondamentale per il corretto smaltimento nei centri di raccolta specializzati per ciascuno di essi e per un riutilizzo dei materiali di scarto.
Entriamo nello specifico!
Cosa buttare nella raccolta della plastica
Questo materiale tra i tanti è quello che, per la sua resistenza, più si presta al riciclo e che paradossalmente inquina di più.
Nella raccolta differenziata della plastica è possibile buttare tutti gli imballaggi e contenitori di plastica ripuliti da ogni residuo di cibo o altro materiale, sono riciclabili:
- tutti i contenitori che recano le sigle PE, PET e PVC;
- contenitori per liquidi;
- bottiglie per bevande;
- flaconi per prodotti per l’igiene personale e pulizia per la casa;
- vaschette per l’asporto di cibi;
- confezioni per alimenti;
- polistirolo espanso degli imballaggi e simili;
- borse di nylon;
- plastica in pellicola.
- tappi in plastica;
- vasetti dello yogurt;
- incarti trasparenti di caramelle e merendine.
Cosa gettare nella raccolta della carta
Prima di buttare la carta nel bidone apposito è necessario assicurarsi che questo sia pulito da residui di cibo e olio.
Nel bidone della carta possono essere gettati giornali, cartoni della pizza, scatole ben piegate, brick del latte o del succo di frutta e le vaschette portauova in cartone.
Cosa smaltire nella raccolta del vetro
Nella raccolta del vetro si gettano solo i materiali che riportano la sigla VE, è bene assicurarsi che abbiano questa sigla per accertarsi che non contengano altri materiali all’interno.
Si possono riciclare bottiglie, barattoli e vasi in vetro debitamente puliti da ogni residuo e svuotati da ogni liquido.
Cosa mettere nella raccolta dell’alluminio
Per alcuni comuni questo materiale viene riciclato insieme al vetro o alla plastica, per altri separatamente. Con la raccolta dell’alluminio si possono riciclare lattine di bibite, la latta dei pelati e la carta stagnola sempre ripuliti da tutti i residui organici e di altri materiali.
Cosa gettare nella raccolta organica
Nel contenitore dell’umido vanno gettati resti di cibo, alimenti scaduti, residui della frutta, sacchetti del tè e fondi del caffè, fiori secchi e i tovaglioli di carta. Gli oli usati vanno raccolti separatamente e portati nelle isole ecologiche.
Cosa buttare nella raccolta dell’indifferenziata
Con l’indifferenziata si raccoglie quanto non è possibile ritirare nei casi precedenti ad esclusione di alcuni materiali speciali:
- materiali unti e sporchi;
- piatti e posate non riciclabili;
- cd e dvd;
- vecchi giocattoli (senza parti elettroniche);
- fiori finti;
- sacchetti dell’aspirapolvere;
- spazzolini;
- videocassette;
- ceramica.
Indumenti usati e scarpe sono considerati oggetti indifferenziati, ma è possibile recuperarli per farne qualche cuscino o prendere i pezzi di recupero; se non si vuole gettarli nell’indifferenziata è possibile portarli ai cassonetti per gli indumenti usati debitamente lavati e chiusi dentro delle buste.
In alcuni comuni è presente un contenitore simile a quello degli indumenti anche per gli utensili da cucina, padelle e pentole, altrimenti fanno parte di quei materiali raccolti dalle isole ecologiche.
Come smaltire i rifiuti ingombranti
Questo tipo di rifiuto va portato all’isola ecologica comunale dove si occuperanno di rimuovere la componente dannosa per l’ambiente e smaltire le parti in maniera consona ad ogni materiale.
A seconda del contratto che il comune di residenza ha stipulato con la ditta di gestione rifiuti, su richiesta si può usufruire del servizio di ritiro porta a porta anche per questo genere di rifiuto.
Questa categoria comprende tutti gli oggetti con un ingombro considerevole come i mobili, i materassi ed elettrodomestici.
Come differenziare i rifiuti speciali
I rifiuti speciali sono quelli più dannosi per l’ambiente e che si smaltiscono diversamente:
- le batterie scariche è possibile riportarle all’isola ecologica comunale o, se presenti, negli appositi contenitori;
- i medicinali inutilizzati o scaduti vanno riportati in farmacia dove si ridistribuiscono a chi ne ha bisogno o si smaltiscono;
- I RAEE – Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche – comprendono tutti i giocattoli che hanno una batteria, telefoni, smartphone, computer e componenti vari: questi vanno necessariamente portati dove li si è comprati o all’isola ecologica comunale.
Spesso per pigrizia si getta tutto nell’indifferenziato ma se si mettesse un po’ di impegno a differenziare, capire e conoscere come funziona il riciclaggio capiremo che potremmo salvare il pianeta e l’economia con una sola azione: fare bene la raccolta differenziata.