Con il termine terre e rocce da scavo ci si riferisce al materiale scavato derivante dalla realizzazione di un’opera tra cui:
scavi in genere (sbancamento, scavi per fondazioni, trincee);
materiali derivanti da perforazione, trivellazione, palificazione, consolidamento;
opere infrastrutturali in generale (galleria, strade, ecc.);
rimozione e livellamento di opere in terra.
Il tema delle terre e rocce da scavo e in particolare la possibilità di gestire questi materiali come sottoprodotti e non come rifiuti, è stato oggetto nell’ultimo decennio di numerosi interventi normativi, fino ad arrivare alla pubblicazione di un apposito regolamento.
A seconda della loro caratterizzazione, provenienza e destinazione e della tipologia di cantiere si applicano regimi normativi diversi, soprattutto ai fini del riutilizzo.
Perché è importante?
Lo smaltimento di inerti, ovvero i rifiuti prodotti dai cantieri edili a seguito di demolizioni e costruzioni, richiede un processo appropriato soprattutto nell’eventualità che questi materiali siano contaminati da sostanze tossiche organiche o inorganiche e quindi potenzialmente pericolosi per la salute o per l’ambiente.
GAIA Consulting esegue la caratterizzazione dei materiali di scavo identificando le migliori condizioni per il riutilizzo come sottoprodotti, contribuendo nella riduzione dell’utilizzo di materiali di cava e riducendo a produzione di scarti da smaltire in discarica, contribuendo con queste due azioni sinergiche al ridurre l’impronta ecologica sull’ambiente.