La biodiversità è la varietà di esseri viventi presenti sul pianeta; da essi dipende la sopravvivenza della terra.
Esistono più di 3 milioni di forme di vita sulla terra e la biodiversità li comprende tutti, dall’essere più piccolo fino al più grande al mondo: gli organismi viventi più piccoli al mondo sono un ecosistema di batteri, detti micoplasmi, il cui diametro varia tra 0,2 e 0,3 micrometri.
Possiamo distinguere questa varietà per geni, specie o ecosistemi.
La diversità genetica permette di differenziare una femmina da un maschio o un biondo da una mora; sono caratteristiche delle unità ereditarie della cellula.
La diversità di specie consente di scernere un ippopotamo da un pesco o un gabbiano da uno squalo; si riuniscono in una sola specie tutti gli esseri con caratteristiche simili (animali, vegetali, volatili, vertebrati, invertebrati, umani etc.).
La diversità di ecosistemi invece distingue la fauna di un certo territorio o una particolare flora caratteristica delle zone di mare.
Perché è importante?
Nel mondo ogni cosa è al suo posto e c’è un posto per ogni cosa, tutto sta perfettamente in equilibrio. L’estinzione delle razze e delle specie viventi è la minaccia principale alla biodiversità; se anche solo uno degli elementi che ne costituisce l’equilibrio venisse a mancare se ne vedrebbero le conseguenze.
Se venisse a mancare anche solo una specie animale che si nutre di piante, la vegetazione crescerebbe a tal punto da cambiare il paesaggio e si potrebbe causare una falla nella catena alimentare che porterebbe alla proliferazione di parassiti e malattie a discapito di altre specie che arriverebbero all’estinzione.
Ipotizzando un mondo in cui si estinguano tutti gli insetti: in poco tempo morirebbero anche le specie animali che si nutrono esclusivamente di essi, non si avrebbero frutta ne alberi diminuendo l’apporto di ossigeno nell’aria e cambierebbe l’alimentazione per l’uomo, conseguentemente si verrebbe a causare una carenza di vitamine nel suo sistema fisico e aumenterebbe la possibilità di sviluppo di malattie nuove.
La ricchezza di specie permette agli ecosistemi di conservarsi meglio e rendere l’aria più pulita, l’acqua potabile e i suoli fertili, quindi una biodiversità forte e resistente ai cambiamenti climatici che la influenzano negativamente.
Senza questa varietà di vita tutti gli esseri viventi avrebbero qualche mancanza indispensabile alla vita; dal punto di vista dell’essere umano non esisterebbe vita senza cibo per nutrirsi, acqua per dissetarsi, legna da ardere, terre da coltivare ne ossigeno per vivere.
Cosa possiamo fare per aiutare il pianeta?
In Italia abbiamo la più grande varietà di flora e fauna rispetto all’intera Europa; questi ecosistemi negli ultimi 50 anni hanno subito gravi cambiamenti con il rischio di estinzione dell’orso bruno e del lupo, come anche di tante specie vegetali.
Le riserve naturali si occupano di preservare gli animali in estinzione e spesso sono utili anche alla cura della varietà della flora. Noi possiamo dare il nostro contributo in altri modi:
- favorendo un’agricoltura biologica;
- adottando un’alimentazione varia, preferendo il consumo di prodotti tipici locali;
- recuperando le tradizioni enogastronomiche e rispolverando i piatti tipici;
- favorendo la coltivazione e l’allevamento delle specie autoctone, come frutta e ortaggi locali e specie animali varie;
- avendo cura degli habitat naturali riportando a casa la spazzatura che produciamo e facendo la differenziata;
- evitando di tagliare alberi fuori dalle zone autorizzate;
- rispettando i limiti riproduttivi della natura e delle sue risorse senza portarle ad esaurimento;
- facendo attenzione agli animali che possono incrociare il nostro percorso lungo le strade di montagna o di campagna;
- adottare uno stile di vita sostenibile nel rispetto di tutto e tutti.
Anche l’essere umano è un attore della biodiversità e vivendo in essa contribuisce sempre al suo cambiamento: sta al singolo la decisione di farlo in maniera positiva o negativa.